Tutti i colori della raccolta differenziata: perché ogni rifiuto ha (per legge) il suo bidone

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Blu per la carta, giallo per la plastica, turchese per l’alluminio e marrone per l’organico. Da alcuni anni, ormai, per favorire la raccolta differenziata e la corretta gestione dei tuoi scarti domestici, a ogni rifiuto è stato dato un colore specifico, standardizzato su tutta la Penisola. Perché la seconda vita del rifiuto comincia prima di tutto tra le mura di casa tua.

Appena qualche decina di anni fa, l’idea che ogni rifiuto avesse un proprio bidone, soprattutto dentro casa, non era affatto diffusa. Oggi, per fortuna, guardarsi attorno quando bisogna buttare via qualcosa per individuare il contenitore adatto al tipo di scarto che abbiamo in mano è diventata una procedura automatica. E a molti di noi, la sola idea di gettare tutti i rifiuti nello stesso secchio fa stare male.

Perché il danno ambientale che deriva dalla loro cattiva gestione non si può più ignorare in alcun modo. Non a caso, l’Unione europea si è posta l’obiettivo di raggiungere la raccolta differenziata del 65% dei rifiuti e il reale avvio a recupero del 50% degli stessi. Un bel traguardo, per raggiungere il quale è necessario l’impegno di tutti.

I metodi di raccolta rifiuti messi a punto nelle varie città per capire (e sperimentare) quale sia il modo migliore di gestire gli scarti sono tanti: dalla raccolta porta a porta dei sacchi, dai bidoni condominiali, fino alle isole ecologiche e i classici cassonetti. Ma non sempre è immediato riuscire a riconoscere il tipo di contenitore adatto al rifiuto che hai in mano.

Proprio per aiutarti e semplificare la procedura di raccolta differenziata sono state istituite delle norme apposite per rendere più facile e immediato il riconoscimento dei contenitori in cui buttare ciascun rifiuto. Soprattutto a un primo impatto visivo.
Il tema della divisione per colore è stato introdotto in Italia nel 2017 con l’emanazione della norma UNI 11686, "Gestione dei rifiuti – Waste visual elements – Elementi di identificazione visiva per i contenitori per la raccolta dei rifiuti urbani", che ha definito i colori standard per tutta la penisola. Ecco quali sono:

  • Blu per la carta, il cartone o multimateriali con prevalenza di carta
  • Marrone per i rifiuti organici, comunemente detto “umido”
  • Giallo per gli imballaggi in plastica
  • Verde per il vetro
  • Turchese per i metalli come alluminio e acciaio
  • Grigio per il secco indifferenziato, in cui viene messo tutto ciò che non si può riciclare

Bene, a questo punto non hai più scuse. Quando devi buttare un rifiuto, ricordati quale colore gli è stato assegnato, e aiuterai coloro che devono occuparsi del suo smaltimento a dargli una seconda vita migliorando la qualità della tua città e dell'ambiente in cui vivi!

Fonte: Ohga.it