La raccolta differenziata delle frazioni organiche 

 

La gestione e lo smaltimento dei rifiuti urbani rappresentano una delle grandi priorità ambientali dei nostri tempi poiché coinvolgono tutti gli ambiti sociali e territoriali, dalle campagne alle città.

La raccolta differenziata degli scarti alimentari (umido) assume un’importanza strategica ai fini della sostenibilità ambientale della gestione dei rifiuti.

L’uso del sacco biodegradabile e compostabile certificato in MATER-BI risulta essere uno strumento irrinunciabile per una raccolta differenziata della frazione organica efficace e di qualità.

Il settore della raccolta differenziata delle frazioni organiche e del loro recupero mediante digestione anaerobica e compostaggio si è avviato in Italia all’inizio degli anni ’90. Attraverso il raggiungimento di obiettivi stabiliti, la normativa nazionale fissava il conferimento in discarica dei rifiuti biodegradabili per una quota inferiore al 5%.

L’obiettivo dichiarato era duplice: da un lato l’avvio a recupero di una frazione rilevante nel computo totale dei rifiuti urbani e dall’altro ridurre la quota di rifiuti biodegradabili in discarica.

Gli effetti di questa impostazione si sono visti nell’arco di un decennio: nel 1994 i Comuni che effettuavano la raccolta differenziata della frazione organica erano 10; nel 2014 se ne sono registrati 4.611. Attualmente circa il 52% delle famiglie italiane separa quotidianamente i propri rifiuti organici. I dati ufficiali del “Rapporto rifiuti ISPRA 2014” evidenziano che la frazione organica dei rifiuti con i suoi 5,2 milioni di tonnellate rappresenta ormai il 42% del totale delle raccolte differenziate.

Fonte: Materbi.com